Dr. Alexandra De Fazio

Psicologo e psicoterapeuta noleggiato

Biografia

Sono una psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo relazionale e familiare che da anni si occupa di disagio e sofferenza psichica nelle loro possibili manifestazioni di variabili intensità, che travolgono, avvolgono e incatenano le persone. Gli anni trascorsi presso il Centro di Terapia Familiare dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Firenze presso il Centro di Terapia Familiare di Camerata e dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena hanno ampliato e consolidato conoscenza, competenza e capacità di intervento nell’ambito del disagio psichico e relazionale di adulti (individui e coppie), adolescenti e bambini con particolare attenzione e specificità nell’area dei disturbi alimentari, dell’umore e dell’ansia.

Negli ultimi 10 anni ho partecipato con forte interesse e curiosità a training seminariali ed esperienziali (mindfulness, lightwork) nei quali mente, corpo e sensazioni interagiscono sullo stesso piano e, che, oggi, completano e integrano la modalità del mio intervento terapeutico. Queste tre dimensioni non sono in contrasto; anzi, esiste tra loro, una profonda coerenza nella quale fisicità, emozione e pensiero sono naturalmente interconnessi, dunque reciprocamente influenzabili. L’individuo, per qualche ragione, si trova impossibilitato ad esprimere liberamente ed in maniera interconnessa queste tre dimensioni: il processo di crescita assieme allo sviluppo dell’auto-valore (la percezione che l’individuo ha di sé rispetto all’altro) sono bloccati: ostacoli e limitazioni ne interrompono il flusso. Il mio intento è di mettere luce su questo blocco e far sì che gli individui arrivino ad apprezzare e a ricercare - in quanto “portatore sano” delle tre dimensioni interconnesse - la reazione “del bambino interiore”, che si trova appunto dietro al blocco in questione.

Le mie origini familiari italo-inglesi hanno favorito la mia crescita all’interno di due culture differenti e, talvolta, opposte, plasmando e arricchendo la mia esperienza di essere umano e professionista della relazione di aiuto con l’innata qualità di accogliere l’altro, cogliere il punto di vista del “diverso”. inquadrare il contesto più ampio.

Approccio

L’approccio relazionale-familiare a cui mi riferisco considera i sintomi e il disagio del singolo individuo come il risultato di un intersecarsi complesso tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali più significative e capacità cognitive di autovalutazione della propria situazione. Pertanto, nell'incontro con un sistema familiare cerco di mettere a fuoco non solo le interazioni e gli scambi tra i membri della famiglia, ma la "visione del mondo" da essa portata e contenuta nei singoli. Per visione del mondo, intendo ciò che emerge da premesse di idee, fantasie, valori, emozioni, affetti che, evidentemente, hanno un peso sostanziale nella costruzione della storia di ogni famiglia. È proprio su questa storia che intervengo - certo non con l'intento di trasformarla, ma di farla affiorare alla coscienza ed eventualmente rileggerla insieme al sistema familiare con una “punteggiatura” - ovvero con prospettive e punti di vista, alternativa.

L’idea di coinvolgere l’intera famiglia costituisce un punto di partenza per ottenere risultati positivi e di miglioramento su più vasta scala: i genitori hanno il grande potere di confermare o disconfermare la percezione di adeguatezza e di capacità dei figli; allo stesso tempo e il potenziale di autostima di questi ultimi si decide in fasi piuttosto precoci dello sviluppo.

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